Fausta Mussi

Ogni anno andavi a Lourdes e mi dicevi cosa vuoi che ti porti? Ti rispondevo ogni volta la stessa frase, Un pensiero di Gerusalemme. Ogni volta che li guardo nella mia sala ti penso e ti ringrazio del tuo pensiero ricorrente nei miei confronti che contraccambio ogni giorno della mia vita. Gelsomina.

Sei volata via l’ultimo giorno di primavera. I tuoi vestiti estivi nell’armadio pronti da mettere in valigia, l’estate ti stava aspettando a Riva Trigoso. Tu che facevi due bagni al giorno spingendoti veloce al largo con le pinne blu e vivevi il sole che ti scuriva la pelle. Io bimba e tu giá donna con capelli biondi che chiudevi in un’unica treccia al centro, confidavi segreti d’amore in cucina a mia nonna e io in sala ad ascoltare con l’orecchio appiccicato al muro. Correvo da te in aiuto quando avevo il compito in classe di chimica mescolando l’ozoto con l’ossigeno e prendevo otto. L’ombrellone non lo portavi mai a casa con le tue valigie, lo lasciavi ogni anno a mio papá. É nell’ angolo della mia stanza. Rimarrà chiuso per sempre Ciao Fausta vola nel sole ❤️